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Qualche settimana fa in ufficio è passata a trovarci un’amica di Exit.bio.

Ci ha raccontato una storia tanto bella che col suo permesso viene riportata qui, su questo blog dedicato ai ricordi, alla memoria digitale e all’uso di Exit.bio.

Maria (ndr: nome fittizio) è venuta a trovarci per raccontarci del suo vecchio nonno, che era da poco mancato.

Riordinare i documenti, le fotografie, in generale i beni personali di una persona casa che non c’è più, spesso è un’esperienza molto intensa.

Maria ci ha raccontato che mentre riordinava i documenti del nonno le capitavano in mano cose, scritti, foto che le ricordavano di certi momenti passati con il nonno.

Il nonno aveva fatto la prima guerra mondiale e quando Maria prese in mano i documenti di congedo del nonno, pensò alle sere trascorse ad ascoltare le storie della guerra e di come egli e i suoi compagni avevano combattuto.

“In quel momento ho capito che era importante conservare quel documento e farlo diventare parte di un qualcosa che potessi conservare e poi tramandare ai miei figli e ai miei nipoti. Affinché la storia del nonno, la sua persona, le sue battaglie non vengano dimenticate e, anzi, diventi un patrimonio della famiglia intera.

In quel momento ho pensato a Exit.bio.

Ho raccolto i documenti, le vecchie fotografie e altri appunti del nonno e li ho trasformati in copie digitali.

Alcuni documenti li ho scannerizzati personalmente usando lo smartphone, altri li ho fatti invece scannerizzare a dei tecnici specializzati.

Poi li ho caricati su Exit.bio, seguendo il percorso di valorizzazione della piattaforma e letteralmente raccontando (ndr: con una nota vocale) come mi sentivo quando guardavo ogni fotografia o una copia digitale di un certo documento del nonno.

Dopo aver creato il mio archivio Exit.bio dedicato al nonno, ho invitato gli altri membri della famiglia a visualizzarlo sulla piattaforma.

All’inizio pensavo che fosse una cosa importante solo per me e che soprattutto i miei figli non comprendessero l’importanza di conservare un archivio digitale di una storia familiare passata.

Invece ho piacevolmente scoperto che l’archivio del nonno è stato apprezzato da molti.

I miei figli, mio marito e i miei fratelli hanno accettato l’invito su Exit.bio e quasi tutti dai loro profili hanno postato pensieri, riflessioni e commentato partecipando alla valorizzazione dell’archivio del nonno.

In quel momento ho capito che Exit.bio mi stava aiutando a creare qualcosa di veramente bello e importante per la mia famiglia.

Così ho pensato, visto che abito qui vicino, di venire di persona qui da voi in ufficio a ringraziarvi e chiedervi un paio di cose sulla piattaforma…”

Noi in ufficio eravamo commossi e ci guardavamo entusiasti: Maria incarnava perfettamente lo spirito di Exit.bio.

La storia di Maria è solo una delle storie di valorizzazione del patrimonio digitale che accadono con Exit.bio, e la piattaforma si popola sempre di più.

Altrimenti vieni a trovarci come ha fatto la signora Maria!

PS:
Due note sulla privacy. L’immagine dell’archivio è ovviamente presa da Wikipedia! L’archivio di Maria, come di base tutti gli archivi su Exit.bio, sono segretissimi. Nemmeno i programmatori possono accedervi.

“Ma ci sarà il mio nome sopra? No, vero?”

Le ho risposto: “No, Signora Maria. Non ci sarà suo nome! Noi in Exit.bio ci teniamo alla sua privacy.”

Lei mi ha guardato e mi ha fatto cenno di sì con la testa.