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Gestire l’eredità digitale è un tuo diritto, scopri come

La nostra vita, legata sempre più al digitale, ci porta a perdere traccia di tutti i dati e gli account e a sentire la necessità di fare ordine, per sé stessi e per chi verrà dopo. Inoltre, i temi dell’eredità digitale si intersecano a quelli della cybersecurity, della privacy, del diritto all’oblio e interessano professionisti, famiglie, associazioni, comunità e aziende.

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Considerazioni introduttive

Le note che seguono sono completate da esempi pratici e dalla illustrazione della soluzione tecnico legale proposta dalla piattaforma eLegacy, la prima che applica la normativa vigente in Italia e quindi propone un percorso legalmente valido.

I temi dell’eredità digitale si intersecano a quelli della cybersecurity, della privacy, del diritto all’oblio e interessano professionisti, famiglie, associazioni, comunità e aziende. La discussione intorno alle conseguenze e opportunità della “rivoluzione digitale” è all’ordine del giorno.

La gestione del “dopo di noi digitale” diventa di primaria importanza anche per tutti i consulenti, per le grandi potenzialità di soddisfazione di bisogni appena nati e crescenti dei loro clienti.

Per impostazione e presentazione il servizio offerto da eLegacy permette all’intermediario di guidare con sicurezza e affidabilità i propri clienti in un’area nuova e dalle crescenti potenzialità economiche, delle attività dei propri clienti.

Il problema è complesso, ma può trovare una semplice soluzione se affrontato nel corso della nostra vita quotidiana: teniamo aggiornato l’inventario della nostra presenza digitale, riduciamo le iscrizioni e quindi il traffico e il tempo sprecato al minimo. Così facendo sarà semplice pensare a come destinare all’oblio – con l’aiuto di un mandatario cui affidiamo il compito di proteggerci – parte dei nostri beni, e ad altre persone il resto. Ognuno di noi può esercitare questo diritto, proteggere la propria immagine per sempre, assicurare l’eredità agli eredi e i ricordi affettuosi ai propri cari.

Biografica di riferimento

L’amministrazione dei beni ereditari. Chiamato all’eredità, curatore dell’eredità giacente ed esecutore testamentario
di Alessandro d’Arminio Monforte – Pacini Giuridica – 2018

Sloweb: piccola guida all’uso consapevole del web
di Pietro Jarre e Federico Bottino – Edizioni Golem – 2018

La successione nel patrimonio digitale
di Alessandro d’Arminio Monforte – Pacini Giuridica – 2020

La morte si fa social
di Davide Sisto – Bollati Boringhieri – 2018

Il libro digitale dei morti
di Giovanni Ziccardi – UTET – 2017

L’eredità digitale

Per comprendere il problema dell’eredità digitale è sufficiente richiamare i più esemplificativi casi sui quali le Corti di giustizia si sono pronunciate nell’ultimo decennio

Il 13 novembre 2004 un giovane marine americano di nome Justin Ellsworth venne ucciso in Iraq. Mentre si trovava di stanza in territorio iracheno, la maggior parte dei contatti con i suoi cari avveniva attraverso la posta elettronica. Per tale ragione i genitori del ragazzo, intenzionati a recuperare la corrispondenza con il figlio, richiesero al provider di posta elettronica Yahoo! di poter avere accesso all’account del figlio.

Nonostante i genitori di Justin fossero anche i suoi eredi, Yahoo! respinse la richiesta per diverse ragioni. In primo luogo, il contratto di servizio sottoscritto elettronicamente da Justin era munito di una clausola di “no right of survivorship and no trasferability” . In secondo luogo, lo stesso contratto prevedeva un’altra clausola per la quale il provider non avrebbe potuto comunicare a terze persone informazioni contenute nell’account, salvo un ordine giudiziale.

I genitori di Justin intentarono quindi causa contro Yahoo! Sostenendo che la casella di posta elettronica poteva essere equiparata ad una cassetta di sicurezza i cui contenuti sarebbero potuti cadere in successione e, dopo un lungo iter giudiziario, ottennero dalla Probate Court della contea di Oakland County la consegna su CD delle sole e-mail ricevute dal figlio, ma non la password per poter accedere all’account.

Era nato il tema “eredità digitale”, o meglio era sorto per la prima volta il problema della successione mortis causa avente ad oggetto i digital assets e, dunque, la questione giuridica della sorte dei beni di natura digitale appartenuti al defunto.

Nel corso degli anni si sono succeduti altri contenziosi di tal specie.

Il secondo caso è quello della scrittrice iraniana Marsha Mehran, autrice di un best seller di fama internazionale dal titolo “Caffè Babilonia”, morta improvvisamente nel 2014. Gli eredi e, segnatamente, il padre, si rivolsero a Google per verificare che all’interno del cloud “Google Drive”, quotidianamente utilizzato dalla donna, non vi fossero altre opere letterarie della figlia.

Dopo alcuni negoziati e l’avvio di un’azione giudiziaria, Google consegnò al padre un CD con gli scritti della figlia conservati nel cloud.

Il terzo caso, probabilmente il più significativo per le motivazioni che lo corredano, è quello di una ragazza tedesca morta, probabilmente suicida, nella metropolitana di Berlino.

I genitori, eredi della giovane, intenzionati a prendere conoscenza dei contenuti del profilo Facebook della figlia, sia per escludere ogni dubbio sull’ipotesi di suicidio sia per reperire elementi utili a difendersi nel preannunciato giudizio da parte del macchinista del treno, richiedevano al social network di poter accedere ai contenuti dell’account, sebbene reso “commemorativo” dallo stesso Facebook in seguito alla pubblicazione della notizia della scomparsa della ragazza.

Facebook, convenuta in giudizio avanti ai tribunali tedeschi, assumeva di non poter dar seguito alla richiesta dei genitori in quanto, da un lato, l’account non era suscettibile di trasmissione mortis causa in base alle policy aziendali e alle condizioni generali di contratto sottoscritte in fase di registrazione e, dall’altro, negavano l’istanza in ragione sia di un divieto di divulgazione dei contenuti previsto dalla legge tedesca, sia del dovere di confidenzialità imposto dal GDPR sia di un dovere di tutela della personalità del defunto.

Nonostante un travagliato iter giudiziario che ha visto prima l’accoglimento della richiesta dei genitori e successivamente il rigetto, la domanda veniva definitivamente accolta dalla Suprema Corte tedesca attraverso un ragionamento logico giuridico che risulta difficilmente contestabile.

Il quarto caso è molto recente. Nel dicembre 2020 i genitori di un maggiorenne, chef a Milano, morto in incidente stradale, si rivolgono al giudice per avere le credenziali di accesso al telefono cellulare del deceduto. In particolare sostengono di avere diritto a recuperare le fotografie degli ultimi tempi, e le ricette ideate dal figlio, in modo da realizzare un progetto dedicato alla memoria.

Il giudice del Tribunale di Milano Prima Sez. Civile Dott. Martina Flamini ammette la richiesta, considera che il tutto rientri nella fattispecie di cui all’Art 2 terdieces del decreto 101/2018 (ragioni familiari meritevoli di protezione” e il 9/2/2021 dà ragione ai ricorrenti, ordinando alla APPLE Italia srl di fornire assistenza nel recupero dei dati degli account. Questo caso mette in drammatica luce il fatto che se non provvediamo in vita a specificare cosa vogliamo succeda dei nostri dati, sarà possibile per gli eredi venirne in pieno possesso, con tutte le conseguenze del caso. E viceversa che gli stessi eredi saranno obbligati a tortuosi iter giudiziari per accedere a dati e contenuti che avremmo voluto trasmettere loro.

I diritti di cui agli articoli da 15 a 22 del Regolamento UE 2016/679 (di accesso, rettifica, oblio, portabilità) riferiti ai dati personali concernenti persone decedute possono essere esercitati da chi ha un interesse proprio, o agisce a tutela dell’interessato, in qualità di suo mandatario, o per ragioni familiari meritevoli di protezione.

Alessandro d’Arminio MonforteAvvocato

La legge

È quanto prevede l’articolo 2-terdecies comma 1 del decreto legislativo n.101 del 10 agosto 2018 – pubblicato in G.U. il 4 settembre 2018 – recante disposizioni di adeguamento della normativa italiana al regolamento 2016/679 (GDPR) del Parlamento europeo e del Consiglio che abroga la direttiva 95/46/CE in materia di trattamento dei dati personali.

Il mandato post mortem exequendum applicato alla successione digitale

Il mandato post mortem exequendum risulta (da solo o unitamente al testamento) per le sue caratteristiche, lo strumento più adeguato al trasferimento mortis causa del patrimonio digitale di un individuo.

Invero, tale strumento è idoneo:

  • al trasferimento mortis causa del patrimonio digitale avente contenuto non patrimoniale e
    di quello avente contenuto patrimoniale (se già oggetto di attribuzione in vita);
  • a consentire il trasferimento o la consegna delle credenziali di accesso ai beni digitali
    (o agli account ove sono contenuti) mantenendone la segretezza.

Il contratto può essere concluso in qualsiasi forma, anche verbalmente, in quanto avente ad oggetto l’incarico di compiere un’attività meramente fiduciaria dopo la morte del mandante. Va da sé che la forma scritta è preferibile.

Il mandante potrà conferire al mandatario, a titolo esemplificativo, l’incarico di:

  • richiedere la cancellazione dei profili social network, dei dati trattati i fornitori dei servizi della società dell’informazione l’accesso e copia dei dati;
  • richiedere ai fornitori dei servizi della società dell’informazione le credenziali di accesso alle risorse on-line;
  • consegnare ad uno o più soggetti determinati tutti o alcuni beni digitali presenti su supporti di memorizzazione fisici o virtuali (foto, e-mail, video, blog, ecc.), e/o le credenziali di accesso ad uno o più account;
  • cancellare tutti o alcuni dati presenti su supporti di memorizzazione fisici o virtuali, cancellare l’iscrizione a determinati servizi;

È bene rammentare che i beni digitali aventi valore patrimoniale (e le relative credenziali di accesso al loro contenuto) quali, a titolo esemplificativo:

  • criptovalute;
  • fotografie fatte da un fotografo professionista;
  • progetti di un architetto;
  • disegni di invenzioni suscettibili di brevetto;
  • marchi;
  • opere letterarie;
  • programmi per elaboratore;
  • film e musica digitale;
  • e-books;

non potranno essere oggetto di trasferimento attraverso il (solo) mandato post mortem exequendum, a meno che l’attribuzione patrimoniale non si sia già perfezionata con il mandante in vita o il trasferimento non sia “confermato” con il testamento (in tal caso il titolo del trasferimento non sarà il contratto di mandato, bensì il testamento).

Al contrario, il trasferimento di beni aventi natura non patrimoniale (e le relative credenziali di accesso), e cioè dei beni digitali “personali”, potrà avvenire validamente attraverso il mandato post mortem exequendum e senza il rischio di incorrere nel divieto di patti successori, seppur con i limiti imposti ex lege per la natura di alcuni di essi.

Dunque, potranno essere trasferiti beni digitali quali:

  • le fotografie, filmati e registrazioni di famiglia;
  • le memorie, i diari e gli scritti personali;
  • la corrispondenza elettronica;
  • le conversazioni digitali (su social network, smartphone, ecc.)

Lettura consigliata

Le tematiche presentate qui sopra sono sviluppate nel libro:

“La successione nel patrimonio digitale”

di Alessandro d’Arminio Monforte – Pacini Giuridica – 2020

Le statistiche

Digital Death Survey 2017 Overview report by The Digital Legacy Association

Il valore che si attribuisce al proprio retaggio digitale e la consapevolezza di dover lasciarne l’accesso ai nostri cari aumentano ogni anno sempre di più.

Desideri che i tuoi profili sui social media rimangano presenti online dopo la tua morte?
Hai mai visto un profilo social di un amico o famigliare dopo il suo decesso?

Secondo una ricerca MCAfee la nostra eredità digitale vale più di 35.000$, e cresce ogni anno. Con tutto questo in ballo, proteggere, ordinare e tramandare questo patrimonio è più che mai importante.

Come si può gestire?

Da alcuni anni stanno nascendo soluzioni per la gestione e la tutela della nostra eredità digitale. eLegacy si posiziona leader sul mercato per innovazione tecnologica, validità legale ed esperienza.

La soluzione di eLegacy

La tua eredità è importante, anche quella digitale. eLegacy è la prima soluzione legalmente valida all’eredità del tuo patrimonio digitale.

Caratteristiche
  • Nessuna gestione password richiesta
  • Inventario automatico degli account online basato sullo scraping dei metadati delle e-mail
  • Creazione di un mandato post mortem legalmente valido
  • Separazione dei servizi online per categorie e valore economico

Scopri

Con eLegacy ottieni l’inventario dei tuoi servizi online: account cloud e social, conti online, bitcoin, ecc. Tutto in automatico con l’analisi dei mittenti nella tua casella di posta o importando da un password manager. Lo potrai aggiornare quando vuoi.

Ordina

Identifica cosa deve essere gestito e trasmesso a eredi e altri destinatari. Indica ciò che eLegacy cancellerà per tuo conto quando non ci sarai più. Rimuovi ora gli account online superflui

Proteggi

Definisci i destinatari della tua eredità digitale. eLegacy si occuperà di trasmettergli le informazioni che hai indicato. Rendi tutto legalmente valido con un semplice mandato e una firma online.

Vecchi sistemi

Costruiti per adattarsi agli altri.

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La tua presenza online, in un unico posto. Tutto nelle tue mani.

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Sicurezza

La sicurezza offerta da eLegacy è del tutto paragonabile a quella offerta dai migliori password manager. eLegacy è sicuro.
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Soluzioni

Con eLegacy non hai bisogno di inserire le password per trasmettere il contenuto dei tuoi account: il mandato post mortem exequendum conferisce potere al mandatario di ottenere dalle società che gestiscono gli account il contenuto dei tuoi account senza bisogno di password. Questa è una soluzione legale, mentre non è legale “passare” le proprie password di altri. eLegacy ti dà soluzioni legali.
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Tutela

Ci sono situazioni in cui con l’Inventario devi trasferire proprio una password o una chiave segreta e non dei contenuti, come nel caso di un dispositivo elettronico o delle criptovalute. In questi casi eLegacy terrà al sicuro il dato per tutto il tempo necessario. Se protegge beni patrimoniali, il destinatario, a tempo debito, dovrà firmare un documento che ne attesta la legittimità come erede. eLegacy tutela il tuo patrimonio.
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Funzionalità

Per fare un primo inventario dei tuoi account puoi ricorrere a un password manager (come molti browser), ma in questo modo mancherai diversi account che hai usato, da cui ricevi newsletter, e ai quali hai avuto accesso senza bisogno di immettere password, inclusi certi sistemi di pagamento, importanti per la tua eredità digitale. Con l’inventario di eLegacy vedi molto di più e puoi anche facilmente fare decluttering, ridurre l’impronta, nominare destinatari. eLegacy ti dà molto di più.

Sollevate proprio un problema serio, grazie. La nostra identità digitale sarà sempre più predominante. Si rischia di non riuscire a trasferire a chi ci sopravviverà le cose fondamentali e nel contempo si lascia una miriade di tracce inutili e magari pure impegnative per chi dovrà gestirle. [...] Io ho deciso di muovermi per tempo in modo da avere la possibilità di personalizzare, un po’ per volta, il mio profilo, consentendo ai miei cari di non doversi preoccupare per la mia eredità.

MarcoUtente eLegacy

I nostri principi

eLegacy si fonda su principi di rapporto etico con gli utenti

I dati sono dell'utente

Totale privacy, i dati rimangono nelle mani dell’utente, nessuno potrà accedervi.

Profinazione consapevole

La profilazione in autoconsumo aiuta l’utente a capire dove sono i suoi dati. Inoltre, nessun dato viene condiviso con altri servizi.

I diritti dell'utente

L’utente ha diritto a predisporre il destino dei propri dati digitali, verso persone di fiducia.

INFORMAZIONI LEGALI - CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO UTENTE

eLegacy è la soluzione leader in Italia per scoprire, ordinare e trasmettere ciò che conta della tua vita online. Proteggi il tuo Patrimonio e la tua Eredità digitale in modo legalmente valido.

Cos’è il mandato post mortem exequendum

Il mandato post mortem exequendum è un contratto attraverso il quale una parte (Mandatario) si obbliga a compiere per conto di un’altra (Mandante), che gli ha conferito l’incarico, determinati atti giuridici ovvero mere operazioni materiali ex art. 1703 del Codice Civile (quali Consegna o Cancellazione) da eseguirsi in seguito alla sua morte (in deroga all’art. 1722, co. 4, del Codice Civile) o in caso di sopravvenuta incapacità totale di agire.

Exit.bio s.r.l. eseguirà l’Incarico che le hai conferito solo quando avrà ottenuto prova documentale della tua morte o della sopravvenuta incapacità totale di agire che dovesse averti colpito e avrà identificato il Destinatario che hai indicato.

I limiti del mandato post mortem exequendum

Il mandato post mortem exequendum è un contratto che non richiede la formalità prevista per il testamento (olografia, data e firma), ma ha un limite.

Con il contratto di mandato post mortem exequendum, infatti, non puoi trasferire beni che abbiano un valore patrimoniale. Quindi non puoi dare incarico a Exit.bio s.r.l. o alla persona che avrai individuato di consegnare al Destinatario credenziali che siano poste a protezione di beni con valore patrimoniale. È per questo ti chiediamo espressamente di indicare se il tuo account o bene digitale ha un valore economico.

C’è però una soluzione: se l’attribuzione patrimoniale è già stata da te effettuata (in vita) o è già stata prevista nel tuo testamento, allora in questo caso il mandato post mortem exequendum è pienamente valido.

Valore patrimoniale

I beni a contenuto patrimoniale si caratterizzano per il loro valore economico intrinseco e la correlata facoltà di utilizzazione economica che essi attribuiscono al titolare. Si pensi, ad esempio, ai seguenti beni:

  • I programmi per elaboratore (software) scritti da un programmatore
  • Le fotografie digitali fatte da un fotografo professionista
  • I progetti di un architetto disegnati attraverso programmi per la progettazione
  • Gli studi relativi a invenzioni brevettabili
  • I video registrati o montati da un filmmaker
  • I nomi a dominio
  • I beni digitali acquistati on-line
  • Le opere dell’ingegno create con strumenti digitali
Valore NON patrimoniale o personale

I beni a contenuto non patrimoniale (o personale o familiare) sono, invece, tutti quei beni che sono suscettibili di essere valutati soltanto nella loro rispondenza a interessi individuali, familiari, affettivi o sociali. Si menzionano a titolo esemplificativo:

  • Le memorie personali redatte su documento informatico di testo
  • I ritratti fotografici digitali
  • I filmati di famiglia in formato digitale
  • I ricordi digitali in generale
  • Le corrispondenze via e-mail
  • Le conversazioni elettroniche private
Descrizione dei servizi e oggetto del contratto

Il Sito internet ti offre la possibilità di utilizzare il tuo Profilo, creato attraverso la registrazione, per pianificare il Destino del tuo Patrimonio digitale in caso di tua morte o di sopravvenuta incapacità totale di agire. In particolare il Sito ti consente, a fronte di un corrispettivo, di acquistare un pacchetto che:

  • Ti consente di creare e sottoscrivere, attraverso una firma elettronica che ti rilasceremo, un contratto di mandato c.d. post mortem exequendum, con il quale conferire a Exit.bio s.r.l. l’incarico per l’esecuzione delle attività (di Cancellazione o Consegna) che tu stesso avrai previsto per ciascun Cespite del tuo Patrimonio digitale inserito nell’Inventario (l’incarico è disciplinato dal contratto di mandato post mortem exequendum)
  • Ti consente di ottenere l’esecuzione da parte di Exit.bio s.r.l. dell’incarico che le hai conferito con il mandato post mortem exequendum
  • Ti consente di depositare il testamento olografo da te scritto, datato e firmato presso un notaio di nostra fiducia scelto da te
  • Ti consente di richiedere un cofanetto nel quale potrai archiviare il testamento (cartaceo) che eventualmente avrai redatto e altri documenti, lasciti e le tue ultime volontà, comprese quelle funerarie. Il cofanetto consentirà inoltre ai tuoi eredi e a coloro che lo troveranno di sapere che hai utilizzato la nostra Piattaforma per gestire la tua eredità digitale
  • Ti consente di ricevere assistenza alla redazione del testamento olografo: ti forniremo, attraverso le pagine web di eLegacy, le indicazioni per aiutarti a scrivere il tuo testamento olografo sulla base delle volontà che avrai manifestato anche attraverso l’Inventario

LA SICUREZZA DI ELEGACY

Specifiche e adeguate misure di sicurezza tecniche ed organizzative sono adottate ex art. 32 del Regolamento Europeo per ridurre al minimo il rischio di distruzione, di perdita dei dati, di usi illeciti o non corretti, di accessi non autorizzati o di un trattamento non consentito o non conforme alle finalità per cui sono stati acquisiti. Oltre a ciò, data la natura particolare dei dati che ci vengono affidati, abbiamo adottato le seguenti misure di sicurezza aggiuntive per i dati oggetto del servizio fornito della piattaforma:

  • I dati che ci conferisci sono cifrati con codice AES-256-CBC, un codice di cifratura allo stato definito “indecifrabile”;
  • La password di accesso al servizio non può essere recuperata, mai, in nessun caso;
  • Nessuno può decifrare le password che hai inserito nell’inventario, se non dopo aver avuto la prova della tua morte;
  • Il sistema di autenticazione per la decifratura degli stessi da parte esclusiva dell’utente è a due fattori: la password scelta dall’utente e un codice valido una sola volta inviato via e-mail;
  • La comunicazione di dati avviene tramite un canale sicuro (HTTPS) che non permette intercettazioni o modifiche;
  • Avrai sempre e costantemente il controllo sul tuo account perché:
    • Le notifiche per la decifratura non sono disattivabili, ti arriverà sempre una comunicazione sul tuo indirizzo di posta;
    • Le notifiche per le operazioni non sono disattivabili, ti arriverà sempre una comunicazione sul tuo indirizzo di posta;
    • Le notifiche per il login non sono disattivabili, ti arriverà sempre una comunicazione sul tuo indirizzo di posta.
  • L’impenetrabilità del Sito è stata testata da un’azienda specializzata che su nostro incarico, ha tentato di forzare le misure di sicurezza messe in atto allo scopo di decifrare il contenuto privato inserito.

Affinché la sicurezza dei tuoi dati sia sempre massima utilizzando il sito Ti impegni a:

  • Scegliere una password complessa sulla base delle indicazioni che ti avremmo dato;
  • Non utilizzare password che hai già in uso o utilizzato su altri siti internet;
  • Non utilizzare dati noti a te riconducibili e pubblicamente disponibili per la composizione della password;
  • Conservare e custodire la password di accesso all’account in luogo sicuro e sotto il tuo diretto controllo;
  • Non cedere, trasferire, condividere o comunicare a terzi la password di accesso al tuo Profilo;
  • Non cedere o trasferire il tuo Profilo a terzi;
  • Cambiare almeno ogni 90 giorni la password di accesso al tuo Profilo;
  • Comunicarci immediatamente ogni attività anomala che avrai rilevato;
  • Mantenere riservati il tuo account e la tua password e sorvegliare l’accesso al tuo computer e ai tuoi dispositivi mobili;
  • Prendere tutte le precauzioni necessarie per garantire che la tua password rimanga sicura e riservata;
  • La piattaforma di eLegacy è periodicamente sottoposta a test di sicurezza.

La sicurezza assoluta non esiste e nessuno te la può garantire, ma facciamo del nostro meglio per avvicinarci e parliamo chiaro nei nostri T&C.

LA PRIVACY DI ELEGACY

PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

I dati che condividerai sulla piattaforma di eLegacy rimarranno tra te e noi, e non saranno oggetto di diffusione né saranno condivisi con terzi per fini commerciali.

I DATI SOTTO IL TUO CONTROLLO

Nulla sarà mai condiviso con i tuoi destinatari finché sarai in vita e salute. eLegacy comunicherà account e ultime volontà testamentarie a tempo debito.

AIUTIAMO A TENERE I SEGRETI

Con eLegacy puoi assicurarti che quando non ci sarai più se ne andrà anche ciò che vuoi far sparire con te.

NESSUNA PASSWORD DA LASCIARE

Grazie al mandato che firmerai con noi i tuoi dati presenti negli account potranno essere trasferiti ai destinatari in caso di tua inabilità o decesso, anche senza rivelarci le password.

EXIT.BIO PALADINA DEI TUOI DATI

Exit.bio, la società che sviluppa eLegacy, promuove i principi di tutela dei dati personali degli utenti già da prima che il GDPR diventasse legge. Oggi eLegacy sostiene il contratto per il web della World Wide Web Foundation.

PRIVACY A TUTTO TONDO

Con eLegacy potrai migliorare anche la tua privacy sugli altri siti, grazie alla funzionalità di disiscrizione e cancellazione che viene offerta dal nostro servizio.